Abstract
Può sembrare strano mettere in relazione la prova ontologica dell’esistenza di Dio con la teoria mimetica in generale, e con il pensiero di René Girard in particolare. Il primo obiettivo di questo contributo è appunto chiarire questa relazione.2 A tal fine, bisogna anzitutto distinguere tre distinti approcci interpretativi al pensiero di Girard: interno e letterale, interno non letterale, e critico. Se si adotta un approccio interno e letterale, ciò che si conclude immediatamente è che Girard non ha scritto nulla sulla prova ontologica. Se si adotta un approccio interno non letterale, si può tentare di dedurre ciò che il pensiero di Girard potrebbe esprimere sulla prova ontologica sulla base della teoria mimetica da lui elaborata, estendendo dunque il suo pensiero rimanendo tuttavia all’interno della sua teoria. Infine, se si adotta un approccio critico, si può interpretare Girard da una prospettiva esterna e analizzare, criticamente appunto, possibili punti di contatto tra la prova ontologica e la teoria mimetica: non vi è infatti alcuna ragione a priori per la quale non ci possa essere una relazione tra un argomento (come quello ontologico) e un pensatore specifico, anche senza che egli ne sia consapevole o magari persino nonostante le sue intenzioni.
Translated title of the contribution | Mimetic theory and the ontological argument for the existence of God |
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Original language | Italian |
Title of host publication | La Pietra dello Scandalo: la Sfida Antropologica del Pensiero di René Girard |
Editors | Umberto Cocconi, Martino P. Gritti |
Place of Publication | Italy |
Publisher | Transeuropa |
Pages | 303-322 |
Number of pages | 20 |
ISBN (Print) | 9788875802233 |
Publication status | Published - 2013 |